Opening day

31.03.2021

di Massimo Renella

Quando questa sera Nathan Eovaldi prenderà la palla, la nasconderà nel guantone e la lancerà,  è certo che sarà una fastball a tre cifre ad aprire ufficialmente la stagione 2021 dei Red Sox. 


Lancia la palla Nathan!

In quel preciso momento saranno trascorsi ben 550 giorni dall'ultima volta che i Sox hanno ospitato i propri tifosi e penseremo a tutto il tempo passato che abbiamo perso in quel lasso di tempo. Per alcuni  sarà stato un anno difficile, per altri drammatico ma  che siate a Fenway Park o a guardarre la partita da casa, statene certi, il baseball in sé non cambierà, luce abbagliante per i nostri occhi offuscati dal torpore di un inverno infinito. Il baseball ci aiuterà ad andare avanti. È l'unico sport importante giocato per tutta la durata dell'estate non ci aiuterà a dimenticare, ma ci aiuterà a rinascere.

Per quelli come noi che tifano i Sox ci sarà un motivo in più per essere felici: lasciarci alle spalle la stagione 2020. Alex Cora, che sta ai calzini rossi come José Mourinho sta ai nerazzurri,  è tornato per darci un'occasione di riscatto, e con il suo ritorno si è tornati a respirare dolci e profumate boccate d'ria primaverili e una rinnovata fiducia nello spogliatoio di una squadra che ha finito la scorsa stagione con la sua peggiore percentuale di vittorie dal 1965.

Sono stati confermati i beneamati Xander Bogaerts, Rafael Devers, Eovaldi e Eduardo Rodriguez, gente che è guadagnato un posto nei nostri cuori di tifosi. Dal canto suo Chaim Bloom  questo inverno non ha allargato i cordoni della borsa, ma ha fatto acquisti mirati e di prospettiva, abbassando il più possibile il tetto ingaggi con il sacrificio di gente del valore di "paisà" Benintendi. Facile prevedere un'estate trascorsa a studiare dati alla mano la redditività dei nuovi giocatori e di quelli ceduti. Quest'anno molto più degli scorsi anni. A Bloom fischieranno le orecchie, perché il giudizio sul suo operato oscillerà inevitabilmente, di partita in partita,  tra i due poli della genialità e della coglioneria. 

Al momento i pronostici degli scienziati del baseball ci danno al 20° posto del ranking, praticamente una squadra dii "scappati di casa". Potrebbe essere però un vantaggio una così bassa considerazione, niente fiato sul collo e la certezza di poter fare pur sempre meglio della passata stagione, quando guardare i Sox era spesso doloroso e quasi sempre molto noioso.

Siamo a Pasqua e ci tocca risorgere, senza accampare scuse di sorta, anche perché la Boston sportiva dopo anni di grandi risultati sta accusando la fatica di primeggiare davanti a New York e Los Angeles. I Celtics sono sbiaditi, i Bruins e i Patriots sono interessanti ma hanno ancora molto da dimostrare. Sono i Red Sox quindi quelli che per primi sono destinati a ripartire all'attacco.

E allora carica ... Per tutto quello che abbiamo sopportato l'anno scorso, per tutte le lunghe giornate a casa e il dolore con il quale siamo stati costretti a convivere, troppo spesso da soli, il baseball e i Red Sox ci devo qualcosa. L' opening day  ci deve qualcosa. 

Finalmente, Eovaldi sale sul monte e se chiudiamo un attimo gli occhi possiamo annusare con le narici della fantasia anche l'odore dell'erba di Fenway Park. Lancia la palla Nathan, è difficile ricordare un momento in cui ne avevamo più bisogno. Lancia la palla Nathan, siamo pronti!

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