LA PARTITA DEI SOGNI
di Massimo Renella
Trasporre un romanzo di successo nella sceneggiatura di un film è un'operazione sempre molto rischiosa, se poi questo romanzo ha un contenuto sportivo, incentrato sul gioco del baseball, la mission è impossible o quasi. Eppure letteratura, cinema e baseball hanno sempre avuto un legame profondo e in molti casi contraddistinto da una miscela speciale di grande successo. È il caso di "Fields of Dreams" del 1989, tratto dal romanzo "Shoeless Joe" di W. P.. Kinsella, uscito in Italia con il titolo "L'uomo dei sogni", con Kevin Costner protagonista nella parte di un contadino dell'Iowa, Ray Kinsella, pieno di debiti e sull'orlo del fallimento, che una sera, ormai deciso a mollare il suo podere e a tornarsene in città, sente una voce che gli dice: "se lo costruisci, lui tornerà". Ray trasecola: "Ma è proprio una voce quella che avevo sentito ? O era qualcosa dentro di me ad aver pronunciato una frase che non avevo sentito con le orecchie ma con il cuore ? Perché avrei dovuto obbedire a quell'ordine ? Mentre me lo chiedevo, conoscevo già la risposta. Ecco gli amori della mia vita Annie (ndr. la moglie), Karin (ndr. la figlia), l'Iowa e il Baseball. Il grande dio Baseball". Ray comprende di essere chiamato all'impresa di costruire un campo di baseball tra le piante di granturco della sua proprietà per far giocare "lui", Shoeless Joe Jackson, il campione squalificato, insieme a sette suoi compagni, nello scandalo dei Black Sox del 1919. Il miracolo si avvererà ? Non vado oltre per non "spoilerare" il finale da brividi.
Don Lansing, il contadino, sul cui terreno era stato costruito il campo per l'ambientazione del film, finita la lavorazione delle riprese, ha lasciato intatta l'area adibita, concedendo ai turisti accesso libero, tramite una società nata per la preservazione del diamante. Ogni anno sono più di 65.000 i visitatori che sul "campo dei sogni", dopo aver guidato quattro ore da Chicago, si lanciano qualche palla, correndo tra le basi contornate dalla piantagione di granturco. Tutti inseguono lo stesso sogno, che per quei pochi minuti diventa realtà: ritrovare la loro storia persa nel passato. Questo il baseball, lo sport dei sogni, il collante che tiene unita l'America, i padri e i figli, la favola senza tempo e la vorticosa vita quotidiana.
Ma non finisce qui! Giovedì prossimo, 12 agosto 2021, ai confini del "campo dei sogni", i White Sox di Chicago e gli Yankees di New York giocheranno una partita di regular season. Il terreno di gioco dove venne girato il film è troppo piccolo, allargarlo avrebbe significato rovinarlo e allora la Major League ha costruito un altro campo a circa 150 metri dall'originale, con la medesima riproduzione del Comiskey Park di Chicago, dove giocava Shoeless Joe. Si parcheggerà come per andare nel terreno originale e poi passando accanto al "campo dei sogni" si giungerà sulla piccola tribuna, capace di ospitare 8.000 spettatori. Marketing? Certo! Gli americani sono dei maestri nel confezionare sogni ma una cosa è certa, ognuno degli 8.000 spettatori presenti, quasi tutti vincitori di una lotteria per l'acquisto dei biglietti, si perderà in un punto sperduto dell'Iowa in mezzo al nulla, cullato dalle onde di spighe mosse dal vento che si perdono a vista d'occhio sui quattro lati del campo e sognerà di stare in Paradiso, il Paradiso del baseball.